
C’è stato un tempo, remoto ma non troppo, in cui Internet era un luogo da esplorare, non un giardino recintato con la F blu. Un tempo in cui si apriva il browser con lo stesso spirito con cui si apriva l’atlante geografico: per vedere dove ci avrebbe portato la curiosità.
Poi arrivò Facebook. E per molti, da quel momento, Internet ha smesso di esistere fuori da lì.
L’equivoco digitale: “Se non è su Facebook, non è successo”
Per una crescente schiera di utenti (non faremo nomi per carità cristiana nella Settimana Santa, ma i loro profili sono pieni di buongiornissimi, arcobaleni, e gif animate del 2007), Facebook è diventato l’unico modo di accedere all’informazione.
Se un evento, una notizia o persino una persona non è su Facebook, allora:
– non è vera,
– non esiste,
– oppure “l’hanno censurata perché scomoda”.
E così, Internet si è rimpicciolita fino a diventare una bacheca piena di polemiche, ricette improbabili e meme riciclati.
Ma quindi… dov’è finita Internet?
Internet c’è ancora.
È quella cosa fatta di:
- blog dimenticati con articoli bellissimi (tipo questo, non per vantarni, dai),
- forum dove si discute ancora se sia meglio Linux Mint o Ubuntu,
- tutorial su come fare una saldatrice con due cucchiai e una batteria da 9V,
- documenti PDF misteriosi che si aprono da soli e restano nel download per 5 anni.
Ma tutto questo non compare nella home di Facebook, quindi per molti… è invisibile.
L’algoritmo e il cucchiaino
Il problema, caro lettore disilluso, è che Facebook ti imbocca.
Tu scorri, l’algoritmo ti suggerisce. Tu clicchi, lui capisce. Tu ti indigni, lui esulta.
Risultato? Vivi in una bolla fatta di contenuti che ti confermano che hai ragione su tutto.
Anche quando non è vero. Soprattutto quando non è vero.
Internet, quella vera, non ti imbocca. Ti costringe a cercare, a pensare, a scegliere.
E sì, magari finisci su un sito russo del 1998 che ti propone un antivirus con la faccia di Putin, ma almeno è un’avventura.
Perché Facebopok? (colpo di genio o refuso?)
Forse ti starai chiedendo: ma “Facebopok” con la p è una critica sofisticata o un errore da tastiera?
La verità è che è entrambe le cose.
Un lapsus che funziona meglio dell’originale: un social che fa “bop” nella testa ogni volta che ti convince che condividere la foto di un panino sia comunicazione globale.
Disintossicarsi è possibile
Facebook non è Internet.
Internet non è Facebopok.
Internet è fatta di contenuti liberi, indipendenti, creati da esseri umani con passioni, competenze e (a volte) un sacco di tempo libero.
Naviga fuori dai social. Torna a scoprire il web vero.
E se proprio non puoi farne a meno, almeno usa Facebook per trovare cose… che ti portino fuori da Facebook.
Tipo questo blog, per esempio.