WhatsApp, Telegram, Signal e altre app di messaggistica contro il vecchio sistema di posta elettronica. Una guerra che vede due scuole di pensiero “l’un contro l’altra armate” sfidarsi quotidianamente per cercare di avere il privilegio di essere la piattaforma di comunicazione digitale più utilizzata. Naturalmente, quasi si trattasse di una partita di calcio, si sono formate le tifoserie e di conseguenza gli ultras.

Partiamo da un concetto per me fondamentale: non esiste una tecnologia informatica migliore di un’altra. Esistono tecnologie e protocolli informatici, esistono linguaggi, esistono piattaforme più adatte di altre a svolgere determinati compiti. Questo vale anche per il problema che ci siamo ponendo: messaggeria istantanea o posta elettronica?

La risposta, semplice e se volete anche banale, è: dipende. Dipende dall’interlocutore, dal contesto, dall’urgenza, dal livello di sicurezza, dal buon uso che vogliamo fare dello strumento informatico, da una serie di regole non scritte ma che fanno parte del “Galateo dell’uso di internet”, la famigerata netiquette ormai ignorata dai più. Ormai, come mi piace dire, sono connesso e disponibile 24 ore su 24 per sette giorni su sette. Dalle otto del mattino alle dodici e dalle quindici alle diciannove escluso il sabato e la domenica. E trascorro molto del mio tempo informatico tra le app di messaggistica, la posta elettronica, le rassegne stampa, i contatti con i parenti gli amici, i colleghi del volontariato.

Le messaggerie istantanee: pro e contro.

Certamente il vantaggio delle varie messaggerie istantanee è il fatto che, non appena il destinatario è online con lo smartphone, il messaggio viene recapitato e se è breve e conciso genera, di solito, una risposta immediata. Un vantaggio che troppo spesso è vanificato dall’intrusività: le notifiche possono causare l’interruzione di altre attività e se vengono silenziate comportano il rischio di rendere vana l’immediatezza del messaggio.

Sicuramente i messaggi vocali sono interessanti anche se bisogna fare attenzione all’ambiente circostante che potrebbe introdurre disturbi o essere disturbato dal vocale in arrivo. Quando si lavora in gruppo, poi, le chat di gruppo possono essere più vantaggiose di lunghe discussioni via mail con continue repliche anche se, poi, per ritrovare una particolare discussione è necessario fare una ricerca su tutta la chat.

Sulle messaggerie istantanee, pur nel rispetto della comunicazione di lavoro, si può mantenere un tono più amichevole, utilizzare le emoticon native, inserire immagini esplicative. Di contro si corre il rischio di invadere la sfera privata dell’interlocutore. Il fatto che una persona nella vostra rubrica telefonica abbia WhatsApp, Telegram o Signal non significa che voglia usare la messaggeria istantanea anche con voi. Prima di rischiare di essere bloccati da qualcuno è preferibile chiedere il permesso. Ultimo appunto e che le messaggerie istantanee sono così istantanee che si rischia di mandare un messaggio per sbaglio alla persona o nel gruppo sbagliato con conseguenti figuracce.

La Posta Elettronica, pro e contro

Sicuramente la posta elettronica consente di essere più professionali e formali e, utilizzando la PEC o la firma elettronica ha anche un valore legale. Di contro, dovendo essere, appunto, formali e professionali, dobbiamo prenderci tutto il tempo necessario per scrivere la nostra risposta. Fortunatamente con la posta elettronica non dobbiamo rispondere subito, una norma non scritta prevede che lo facciamo entro 24 ora, e, di conseguenza possiamo marcare il messaggio e attendere il tempo necessario per organizzarci.

La possibilità di organizzare i messaggi in cartelle separate, per argomenti e mittenti, ci consente poi di avere traccia di certi argomenti e della corrispondenza con alcuni interlocutori. Possiamo creare anche delle liste di distribuzione inviando la stessa mail a più gruppi con una particolare efficienza nell’organizzazione della nostra corrispondenza.

Di contro, a sfavore della Posta Elettronica, c’è l’incubo dello spam che potrebbe far finire un messaggio importante nella cartella della posta indesiderata. Anche se possiamo creare alcuni nostri filtri dobbiamo tener conto che molte regole sono stabilite dal servizio di posta elettronica che utilizziamo che potrebbe identificare il mittente come indesiderato.

Molti diranno che la posta elettronica è lenta, che richiede una azione (scaricare il messaggio dal server), che è pesante da gestire, che richiede una connessione internet. Per questo basta organizzarsi bene e usare alcune regole basilari utilizzando gli allegati. 

In poche parole educazione, rispetto e pertinenza sono le regole che dovrebbero farci scegliere fra posta elettronica e messaggeria istantanea. Ma di questo, magari, parleremo un’altra volta.