
Ovvero “Come annunciare la fine di un’era di like effimeri e sguardi ammiccanti”.
Sembra che Instagram, dopo aver passato anni a spingere il culto del “like” come misura universale di approvazione, ora abbia deciso di fare un passo avanti.
Ma per qualcuno potrebbe essere un passo indietro.
Proprio quando pensavamo che avessimo capito finalmente come stare al mondo sui social (più selfie, meno filosofia), ecco che il social di Mark Zuckerberg (che, come ogni buon impero che si rispetti, continua a evolversi) sembra aver pensato di introdurre una funzionalità rivoluzionaria: il pulsante “Non mi piace”.
Ma non preoccupatevi! Non si tratta di un’opzione per fare le pulci a chi pubblica quella foto della pasta al pesto a mezzanotte (la pasta al pesto a mezzanotte no, vi prego).
Si tratta, in effetti, di un aggiornamento “per il bene della salute mentale” (oh, la sanità mentale e i social media, due mondi che, sinceramente, mi sembrano un tantino incompatibili, ma chi sono per giudicare?).
L’idea, ci raccontano, è quella di permettere agli utenti di esprimere disapprovazione… in modo “educato”, perché, come sappiamo, il mondo ha davvero bisogno di una forma di disapprovazione che non faccia male a nessuno.
E in effetti, finalmente, abbiamo la libertà di non amare quel video di gattini che saltano con la palla – “che sì, carino, ma basta con questo trend, no?” – senza sembrare dei mostri.
Ovviamente, ci sarà sempre chi storce il naso (per non dire chi si offende fino a scrivere una lettera aperta al CEO di Instagram), ma non temete, il “non mi piace” non sarà mai troppo visibile.
Quindi, potremmo anche vivere un’epoca di “disapprovazione silenziosa“, più simile a una discesa di gradimento che a una vera e propria dichiarazione di guerra.
Ma, attenzione, non è la prima volta che i social ci fanno assaporare il brivido della disapprovazione.
Se avete mai avuto l’arduo compito di “scorrere” su YouTube, saprete che lì il “pollice verso” è già realtà da tempo, e senza remore!
Quindi, Instagram non sta davvero inventando nulla di nuovo, ma si sta semplicemente allineando al già conosciuto.
Già, perché su YouTube possiamo “non apprezzare” in tutta tranquillità, dando una scrollata decisa verso il basso (nel caso non lo sapeste, quel pollice è rivolto verso il basso perché non ci piace).
E per farla in grande, YouTube (figlio legittimo di BigG) ha scelto anche di “nascondere” il numero di dislike, per evitare che qualcuno si senta troppo ferito dai 10.000 “pollici verso” ricevuti sotto il suo vlog sull’ultimo acquisto di un mixer da cucina.
Perché, come sappiamo, la delicatezza è tutto.