C’è stato un momento, nella vita di tutti noi, in cui abbiamo aperto una chat e ci siamo sentiti come archeologi davanti a geroglifici incomprensibili. Pensavi di essere tecnologicamente aggiornato, poi leggi qualcosa come:
“OMG, ieri è stato cringissimo, ma YOLO, bro. BTW, tua madre è una Karen. LMK se sei down per il party.”
E lì parte il panico: Chi è Karen? Perché mia madre? E cosa vuol dire LMK? Prima che tu pensi di iscriverti a un corso di decodifica per spie, fermati: questo post è qui per te.
Prenderemo insieme la strada della comprensione, con leggerezza e un pizzico di ironia, per esplorare il coloratissimo (e spesso criptico) mondo dello slang digitale dei giovani. Un avvertimento: potresti sentirti un po’ cringe. Ma, in fondo, siamo qui anche per divertirci, no?

Decodifichiamo lo slang

Mettiamoci comodi e iniziamo il viaggio nel lessico digitale dei giovani. Preparatevi a scoprire termini che potrebbero sembrare usciti da un romanzo di fantascienza, ma che in realtà dominano le conversazioni online.
LOL: Laugh Out Loud. No, non sempre ridono davvero. A volte è un semplice “ok, ho capito, andiamo avanti”. E se lo usano con una faccia seria, è probabilmente ironico.
Esempio: “Hai visto quella mossa? LOL.” (Non ridevano davvero, tranquillo.)
BRB: Be Right Back. Tradotto: “torno subito”. Sottotesto: “forse tra 5 minuti, forse mai, vedremo”.
Esempio: “BRB, mi chiama mia madre.” (Spoiler: non tornerà mai.)
Cringe: Quando qualcosa ti fa rabbrividire dall’imbarazzo, tipo tuo padre che cerca di usare TikTok.
Esempio: “Hai visto quel ballo? Cringissimo!”
Flexare: Mostrare con orgoglio (e forse un pizzico di arroganza) ciò che si ha o si è. Può essere una macchina nuova, una vacanza o, più umilmente, un panino ben fatto.
Esempio: “Smettila di flexare la tua PlayStation nuova!”
Sus: Sospetto. Breve e conciso, nato da giochi come Among Us, ma ora onnipresente.
Esempio: “Non vieni mai alle feste? Sei un po’ sus.”
Bet: Non è una scommessa (anche se nasce da lì). Significa “ok, va bene, sono d’accordo”.
Esempio: “Ci vediamo domani?”
“Bet.”

Rizz: Qui siamo su un altro livello. È la capacità di flirtare, di affascinare. Un termine che ti farà sentire molto vecchio solo cercando di capirlo.
Esempio: “Lui ha un rizz pazzesco.” (Traduzione: ci sa fare con le ragazze.)

Un breve quiz

Ora che hai acquisito i primi rudimenti dello slang giovanile, è il momento di mettere alla prova le tue abilità. Decifra questa frase:

“Bro, è stato un L totale, ma chilliamo con i vibes. Non flexare troppo tho.”
Hai qualche idea? No? Ecco la traduzione:

Bro: Amico, fratello, confidente.
L: Una sconfitta, un fallimento. (L sta per Loss).
Chilliamo: Rilassiamoci, prendiamola con calma.
Vibes: L’atmosfera, l’energia positiva (o negativa) che si respira.
Flexare: Vantarsi (vedi sopra).
Tho: Anche se, però (abbreviazione che non aggiunge nulla, ma fa molto cool).

Traduzione completa: “Amico, è andata male, ma rilassiamoci e godiamoci l’atmosfera. Però non vantarti troppo, eh.”

Ecco fatto! Ora puoi leggere i messaggi dei tuoi nipoti con un filo di comprensione in più… anche se rispondere è un’altra storia.

Conclusione

In fondo, ogni generazione ha avuto il suo gergo. Gli anni ’80 e ’90 ci hanno regalato espressioni intramontabili come “Che sbatta!” o “Troppo forte!”, e il tempo ha solo aggiunto altre stranezze. Il linguaggio evolve, ma la voglia di comunicare resta.
Se ti senti ancora perso, non preoccuparti: il segreto è sempre lo stesso. Sorridi, annuisci e, se tutto il resto fallisce, butta lì un LOL. Non sarà molto, ma di solito funziona! Ma tieni sempre sottomano lo smartphone per cercare il significato dei termini più strani!