La nostra sta diventando una vita frenetica, sommersi di cose da fare e troppo spesso non sappiamo nemmeno da dove cominciare. Tutti sempre in lotta con la lista di cose da fare, ogni giorno. Supermercato = lista della spesa; Farmacia = elenco prescrizioni; Lavoro = Pratiche urgenti/urgentissime e via discorrendo. Per fortuna, il mondo tecnologico ha sfornato una miriade di app che promettono di farci diventare super-produttivi. Ma quali di queste meritano davvero il nostro tempo e quali sono solo l’ennesima distrazione? Vediamone alcune.

Attenzione!! Questa non è assolutamente una lista esaustiva, di app ne esistono a migliaia e nessuna di quelle citate qui sotto mi ha offerto nulla!

Todoist

Todoist è il classico to-do list manager, ma con tanto stile. L’interfaccia è pulita e organizzata, e permette di suddividere le attività in progetti, priorità e scadenze. Inoltre, si possono impostare promemoria ricorrenti, così da non dimenticare mai di annaffiare le piante (o di spegnere il forno). La funzione di karma (si accumulano punti come al supermercato per ogni compito completato) è un modo divertente per motivare (o farti sentire un disastro se, come me, ti scordi di aggiornare la lista). Purtroppo, almeno per me, Todoist è un po’ come il frullatore che hai comprato con buone intenzioni: fantastico finché lo usi, ma può facilmente diventare un contenitore di cose che non completerai mai. E no, il fatto di “riprogrammare” un’attività per la terza volta non conta come completamento.

Trello

Trello è la gioia degli amanti delle bacheche e delle schede. Ogni progetto può essere suddiviso in liste di attività, e puoi trascinare le schede da una colonna all’altra per visualizzare il progresso (o la mancanza di esso). Le integrazioni con altre app come Google Drive e Slack sono comode per chi ama avere tutto a portata di mano. L’altra faccia della medaglia? Se non sei un tipo visivo, l’idea di dover trascinare schede avanti e indietro potrebbe farti sentire più come un giocatore di solitario che una persona produttiva. Inoltre, Trello è fantastico per progetti complessi, ma per una semplice lista della spesa potrebbe essere un po’ eccessivo.

Notion

Notion è definito spesso “il coltellino svizzero” della produttività: si può usare per creare note, liste di attività, database, calendari e persino wiki personali. È altamente personalizzabile, quindi ognuno può creare il suo sistema di gestione del tempo su misura, che sia minimale o elaborato quanto vuole. Inoltre, secondo il mio parere, l’interfaccia è moderna e piacevole da usare. Tanto flessibile e piacevole da diventare, in mani poco esperte, un’arma a doppio taglio. Si rischia di passare più tempo a progettare il layout perfetto per la tua lista di cose da fare che a spuntare effettivamente quelle cose. Come dei vecchi diari scolastici pieni di disegni e colori invece di cose da fare a scuola.

RescueTime

RescueTime, l’app che ci dice brutalmente quanto tempo perdiamo su social media e siti di e-commerce, mi piace. Fornisce rapporti dettagliati sulle attività giornaliere, e, per i più coraggiosi, si possono persino impostare dei limiti di tempo per certi siti (bye bye, procrastinazione!). È perfetto per chi ha bisogno di una sveglia metaforica per tornare a concentrarsi sul lavoro. Ma accorgersi di quanto tempo abbiamo sprecato guardando video di gattini su YouTube e non è una sensazione piacevole. Inoltre, RescueTime è meno adatto per chi cerca una app che gestisca attivamente le attività, piuttosto che fare solo da osservatore.

Ma ricordate sempre che non esiste una app magica che risolverà tutto, ma con un po’ di sperimentazione, è possibile trovare quella che si adatta meglio al nostro stile (o mancanza di disciplina). E ricordate: anche l’app migliore non può fare il lavoro al posto tuo… ma può almeno rendere l’illusione della produttività un po’ più credibile.